Gli effetti sulla salute

Ecco spiegato perché Air Heritage si pone l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico a Portici, soprattutto per evitare gli effetti e quindi i rischi sulla salute

Gli effetti sulla salute

Gli effetti sulla salute

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’inquinamento atmosferico è uno dei principali fattori di rischio per la salute perché contribuisce allo sviluppo di diverse patologie anche mortali. Secondo il rapporto Air Quality in Europe dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, le cui analisi si basano su modelli complessi che prendono in considerazione i dati delle morti premature per malattie respiratorie e cardiovascolari, in Italia le vittime stimate sono ca. 60.000 all’anno (908 ogni 100mila abitanti).

A livello di patologie, sicuramente l’inquinamento atmosferico ha effetti nocivi sulla funzione polmonare, sull’insorgenza dell’asma e sulle riacutizzazioni delle broncopneumopatie croniche ostruttive; fa aumentare il rischio di cancro soprattutto al polmone e quello di eventi acuti cardiovascolari (infarto del miocardio, ecc.), oltre che contribuire allo sviluppo e/o aggravamento di malattie coronariche.

Gli studi epidemiologici approfondiscono anche i rapporti causali dei singoli inquinanti.

Agli ossidi di zolfo, prodotti dalla combustione di combustibili fossili, proprio per l’alto contenuto di zolfo, vanno imputati gli accumuli di acidi con alta solubilità, che possono depositarsi nelle vie aree superiori, nonché le infiammazioni delle vie aeree con l’aumento del rischio di bronchite cronica e di broncocostrizione.

Anche l’ozono, che è il principale componente dello smog, produce effetti dannosi, essendo un forte irritante respiratorio e un ossidante. Brevi esposizioni possono infatti causare dispnea, dolore toracico e in genere problemi alle vie aeree. Essendo i livelli di ozono più elevati in estate, in tarda mattinata e nel primo pomeriggio, a rischio sono soprattutto i bambini che praticando attività motorie proprio in tali fasce temporali, hanno una maggiore probabilità di sviluppare asma.

Per gli altri inquinanti quali gli IPA (Idrocarburi policiclici aromatici), i composti alogenati, i composti organici volatili (VOC), i radicali liberi, gli effetti variano da debolezza e mal di testa, a respiro affannoso, senso dicostrizione al torace, sensazione di morte imminente, nonché disordini ematici causati soprattutto dal benzene che esercita un’azione tossica sul midollo osseo. Sono inoltre anche sostanze cancerogene.

L’esposizione ai metalli pesanti (principalmente piombo, cadmio, mercurio, cromo), rilevante soprattutto nelle aree industriali e ad esse contigue, dà molteplici effetti sulla salute, con diversi livelli di gravità e condizioni: problemi ai reni e alle ossa, disordini neuro-comportamentali e dello sviluppo, ipertensione.

Gravi effetti sulla salute arreca anche il particolato derivato dalla combustione di combustibili fossili (specialmente il diesel) o anche prodotto dalle trasformazioni di composti dello zolfo e dell’azoto o di composti organici in particelle. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha in anni recenti segnalato all’Italia la violazione della tutela della salute per il superamento sistematico e continuo dei valori limite delle concentrazioni di PM10 nell’aria; se perdura la violazione sarà applicata una condanna, perché i dati indicano che con l’inquinamento atmosferico da particolato aumentano i tassi di decessi, particolarmente per le patologie cardiovascolari, respiratorie e tumorali.

Ecco perché con Air Heritage ci poniamo l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico a Portici soprattutto per evitare gli effetti e quindi i rischi sulla salute. La presa di coscienza della gravità del fenomeno deve determinare un’assunzione di responsabilità non solo delle istituzioni (civiche, sanitarie, ecc.) ma anche delle imprese e dei cittadini per migliorare la qualità dell’aria e quindi della vita, salvaguardando la salute di tutti.

Ciò ancor di più a seguito dell’emergenza COVID-19 che fa ipotizzare connessioni tra l’inquinamento atmosferico e lo sviluppo di pandemie, tanto da promuovere la ricerca PulVIrus fra ENEA, Istituto Superiore di Sanità (ISS) e Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA, composto da ISPRA e ARPA regionali) per offrire a istituzioni e cittadini informazioni, risposte e indicazioni, sulla base di dati scientifici, competenze ed esperienze in tema di inquinamento atmosferico e COVID-19.

Legambiente Campania

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